Divina Commedia, Ynglinga saga e Codex Regius dell'Edda poetica

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Divina Commedia, Ynglinga saga e Codex Regius dell'Edda poetica

Pubblicato il: 22-10-2021

Dante Alighieri (Firenze 1265 - Ravenna 1321) nella sua opera Comedìa, conosciuta successivamente grazie a Giovanni Boccaccio (Firenze 1313 - Certaldo 1375) anche con il nome di Divina Commedia, nel canto XXXII dell’Inferno descrive un lago ghiacciato, la cui superficie “che per gelo avea di vetro e non d’acqua sembiante” è paragonata a quanto lo stesso poeta sostiene di aver veduto d’inverno in Austria lungo il Danubio (ovvero “Danoia in Osterlicchi”) e lungo il Don in terra di Russia (ovvero “Tanai là sotto ‘l freddo cielo”). Il suo parlar per immagini, nel narrare l’eterno regno della dannazione, è sensibile a quanto lo storico, poeta e politico islandese Snorri Sturluson (Hvammur 1179 - Reykholt 1241) racconta nell'Ynglinga saga, contenuta nella raccolta di saghe chiamata Heimskringla. Questi parla di un fiume “che sfocia nel Mar nero” conosciuto con il nome di Tanai “precedentemente chiamato Tanaquisl, o Vanaquisl”. Niflhel, tra le stanze del Codex Regius dell'Edda Poetica, è invece il luogo più profondo degli abissi, gli inferi dalla gelida nebbia, dimora dei morti. Coincidenze ?