Pubblicato il: 14-01-2024

Essere strega è una prerogativa esclusivamente femminile? Niente di più sbagliato. Secondo la mitologia popolare la strega è sì un essere soprannaturale immaginato con aspetto femmineo, ma anche una donna reale capace di rimedi erbari, dotata di eccezionali poteri e dedita ad arti occulte, a pratiche esoteriche basate principalmente sulla fascinazione, ovvero su forti componenti simboliche e legami rituali a carattere emotivo e magico. In stregheria italiana la donna, ancor più dell’uomo, è padrona di una migliore sostanziale attuazione di un efficace dinamico rapporto di identità e di connessione con la natura che la accoglie, tracciando i lineamenti di una forma di pratica spirituale che incorpora elementi magici, immersa in un mondo legato a doppio filo all’alternanza delle stagioni e alle fasi della Luna, corpo celeste archetipo per antonomasia del femminile. L’uomo quindi pratica l’Arte attraverso la propria sensibilità lunare, tanto più in sintonia con l’universo e tutto ciò che contiene, quanto più intensa.