Óðinn appeso all'albero del vento

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Óðinn appeso all'albero del vento

Pubblicato il: 26-03-2022

La contestualizzazione dell’elemento aria nell’arte magica trova un riscontro in numerose stanze dell'Edda Poetica. Nella stanza 154. dello “Hávamál” è la figura mitologica di Óðinn a saperne gestire il manifestarsi nel vento. Il suo stretto rapporto con la percezione del divino abbraccia il mito attraverso il concetto di sacrificio. La stanza 138. del poema rivela l'immagine di Óðinn appeso al legno dell'albero del vento per nove intere notti, ferito da una lancia, nella quale i molteplici significati simbolici conducono alla comprensione di un vento capace di alimentare il fuoco della giustizia divina, soffio di ispirazione profetica vestito di puro intelletto. Il dio della sapienza e della magia penzola con un moto oscillatorio indice di un viaggio compiuto attraverso i nove mondi, viaggio attraverso il quale raggiunge la conoscenza runica.