La runa Algiz nei poemi runici

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La runa Algiz nei poemi runici

Pubblicato il: 05-10-2021

La natura, con le sue leggi e la sua potenza, si rivela nell'antico nome di ciascuno dei ventiquattro glifi dell'alfabeto fuÞark antico. La runa Elgr disegna l’immagine di un alce selvaggio dal maestoso palco, espressione di un’elevazione, che vive, cresce e caccia nella palude al risveglio primaverile, nel ciclo naturale delle stagioni. Si batte con ardore ferendo crudelmente il cacciatore che lo insegue per ucciderlo e per cibarsi della sua prelibata carne. Nella sua origine indoeuropea ricorda l’attuale termine inglese “elk” e tedesco “elch”. Il nome scientifico dell'animale “Alces alces” deriva invece dalla lingua latina e risale al lontano 1758, grazie agli studi del naturalista, accademico e uomo di scienza svedese Carl Nilsson Linnaeus. Elgr conduce l’uomo lungo la via dell’assoluto, ma nel suo aspetto disfunzionale lo guida attraverso sentieri tortuosi e pericolosi sulle tracce della propria ombra.